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Il Premio Emilio Lussu Alla Carriera 2023 Verrà Conferito Alla Giornalista E Scrittrice Tiziana Ferrario

Il Premio Emilio Lussu alla carriera 2023 verrà conferito alla giornalista e scrittrice Tiziana Ferrario

Cagliari, sala Castello viale Regina Margherita 42 – sabato 14 ottobre ore 19

Conferimento del Premio Emilio Lussu alla carriera 2023

alla giornalista e scrittrice

Tiziana Ferrario

 

Tiziana Ferrario, giornalista, è stata uno dei volti noti del Tg1, inviata di politica estera e corrispondente da New York. Ha documentato guerre e crisi umanitarie dagli angoli più remoti del pianeta. Negli ultimi anni ha deciso di guardare più da vicino a casa nostra sviscerando un tema che sente di estrema urgenza, indicato anche dalle Nazioni unite tra gli obiettivi da raggiungere entro il 2030: la parità di genere.

Dopo il conferimento del Premio la giornalista e scrittrice Tiziana Ferrario dialogherà con Alessandro Macis e Lorella Costa sul suo libro La bambina di Odessa (Chiarelettere, 2022).

La bambina di Odessa (Chiarelettere, 2022) 

Lydia Buticchi Franceschi, donna, madre, insegnante, è testimone di un Novecento attraversato a testa alta. Nata a Odessa nel 1923 da Amedeo, comunista fuggito dall’Italia per non finire nelle carceri fasciste, e Lidia, italorussa che abbandona le proprie origini borghesi per sposare la causa della Rivoluzione, Lydia prende il nome dalla madre, morta misteriosamente pochi giorni dopo la sua nascita. Tornata in Italia col padre e rimasta orfana a dodici anni, dopo che questi è ucciso dal cognato in camicia nera, cresce in solitudine e partecipa alla Resistenza come staffetta partigiana, diventa insegnante e poi madre di due figli, fino al giorno che segnerà la seconda metà della sua esistenza. Il 23 gennaio del 1973, durante una manifestazione all’esterno della Bocconi, suo figlio Roberto, ventenne e tra i leader del movimento studentesco milanese, è colpito a morte alla nuca da un proiettile sparato dalle file della polizia. Per ricostruire l’accaduto e chiarire le responsabilità delle forze dell’ordine, Lydia inizia una battaglia che durerà oltre vent’anni.  Lo Stato – incapace di identificare i colpevoli – si assumerà l’intera responsabilità risarcendo la famiglia che devolverà tutto alla Fondazione Roberto Franceschi, costituita nel 1996 in memoria del giovane ucciso. Lydia si è spenta a Milano il 29 luglio 2021.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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